Processo Bertè bis, condannati l’imprenditore e gli altri due imputati
Si è concluso mercoledì mattina il secondo processo penale per il rogo alla Eredi Bertè di Mortara. Il titolare Vincenzo Bertè, imputato per reati fiscali e ambientali, ha subìto la condanna a sei anni. Carlo Andrea Biani, imputato anche per incendio doloso, è stato condannato a sette anni. Vincenzo Ascrizzi è stato condannato a due anni e sei mesi per riciclaggio e reati finanziari. Previsti anche risarcimenti per diverse decine di migliaia di euro alle parti civili, ovvero le associazioni Futuro Sostenibile in Lomellina e Legambiente, il Comune di Mortara e la società partecipata As Mortara. Risarcimento simbolico di cinquemila euro a Legambiente.
Bertè in un altro processo per il rogo del 6 settembre 2017 è stato condannato a 4 anni per incendio doloso.
In questo secondo processo l’accusa aveva chiesto sette anni per Bertè, imputato per reati fiscali e false fatturazioni, sette anni per Carlo Andrea Biani, accusato di incendio doloso, e tre anni per Vincenzo Ascrizzi, accusato di riciclaggio e reati finanziari.