Mestre, militari fuori servizio arrestano scippatrice e un ladro di cellulare
Questa volta alla scippatrice è andata male ed è stata presa in flagranza. L’hanno bloccata alcuni militari di “Strade sicure”, fuori servizio. Dopo l’arresto il 22 gennaio mattina l’udienza di convalida davanti al gip. In nemmeno una settimana i militari del Reggimenti Lagunari Serenissima sventano due rapine e riconsegnato la refurtiva ai legittimi proprietari.
La scippatrice
Domenica 21 gennaio pomeriggio in piazzale Cialdini c’era parecchia gente, chi stava aspettando il tram, altri l’autobus e altri ancora transitavano per raggiungere il centro della città. Ad un certo punto una giovane inizia a gridare «al ladro, al ladro».
Poco lontano alcuni militari del Reggimento lagunari sentono le richieste d’aiuto della donna e capiscono immediatamente cosa sta succedendo. Vedono una ragazza scappare verso il centro. In mano ha una borsa che, evidentemente da come la tiene, non è la sua.
Mentre uno avvicina la vittima altri due riescono a raggiungere la scippatrice che nel frattempo era diventata una rapinatrice perché la vittima aveva resistito allo strappo e l’altra è stata costretta quindi a usare la forza per prenderle la borsa. Una volta bloccata la scippatrice i militari hanno chiamato la centrale della Questura per chiedere l’intervento di una volante.
Quando è arrivata la pattuglia ha preso in carico la rapinatrice e riconsegnato la borsetta alla vittima. Una volta in Questura l’arrestata è stata identificata.
Si tratta di una veneziana di 21 anni con piccoli precedenti legati al mondo della tossicodipendenza. Gli agenti l’hanno arrestata per rapina impropria. Ha trascorso la notte in cella e ieri mattina il suo arresto è stato convalidato dal Giudice per le indagini preliminari Scaramuzza.
Affrontati da tre stranieri
Proprio i militari impegnati in strade sicure sono intervenuti in via Piave nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 gennaio. A chiedere il loro intervento sono stati un ragazzo e suo padre. Il giovane stava rientrando a casa quando lo hanno affrontato tre stranieri.
Sicuramente africani stando al racconto della descrizione di loro fatta dal ragazzo. Dopo averlo spintonato si sono fatti consegnare il telefonino, quindi sono scappati.
Il ragazzo ha chiamato il padre che è sceso in strada armato di un’accetta. Contemporaneamente vengono avvisati i militari che stanno facendo servizio in zona. Questi si mettono alla ricerca dei tre.
Alla fine i militari trovano i tre poco lontano, li bloccano e recuperano il cellulare che restituiscono al ragazzo. I tre sono finiti in questura e alla fine sono usciti con una denuncia a piede libero.