In via Giustizia a Mestre tra tossicodipendenti e degrado: il sit-in dei lavoratori delle aziende
foto da Quotidiani locali
Sit-in dei dipendenti della Carrozzeria Moderna, di Grand Prix e delle attività che insistono in via Giustizia a Mestre, lunedì mattina 4 marzo.
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Il titolare della Carrozzeria Moderna Paolo Favaretto si è recato dalla dirigenza del servizio comunale del Drop-in per chiedere soluzioni, mentre i lavoratori attendevano fuori, raccontando la situazione insostenibile che vivono ogni giorno, costretti a fare lo slalom tra le siringhe e difendersi dalle minacce dei tossicodipendenti.
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Anche nelle falegnameria, i cancelli sigillati con dei mattoni sono stati rotti e all'interno si trovano drogati buttati per terra tra il fango e la spazzatura, che si scaldano sostanze stupefacenti e a volte vanno in overdose.
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I lavoratori chiedono lo spostamento del Drop-in e postazioni fisse di forze dell'ordine. Spiega Favaretto: «Le nostre attività danno lavoro a 150 persone, non possiamo chiudere o andare via. I servizi hanno detto che hanno pochi posti per far dormire le persone e che servirebbe più spazio, ma noi non possiamo farci carico del problema».
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