Da Venezia il pressing dei gondolieri: «Subito il barcavelox in funzione»
«Il moto ondoso è un problema. Ora speriamo che il nuovo sistema barcavelox sia introdotto al più presto. I controlli sono l’unico sistema per fermare chi corre troppo».
Giampaolo Balbi, presidente dei “bancali” e dunque dei gondolieri, spiega la posizione della categoria.
Alla manifestazione organizzata dalle associazioni per domenica l’Istituzione non ci sarà. Ma molti parteciperanno a titolo personale. E i gondolieri adesso chiedono che il nuovo sistema dei controlli con le telecamere finalmente omologato sia introdotto al più presto.
Manca l’approvazione da parte del Senato e poi si potrà finalmente partire. Nei pontili e nei rii più importanti sono già state installate le nuove telecamere.
Non serviranno nemmeno le pattuglie dei vigili, perché tutto si farà dalla centrale operativa del Tronchetto. Quando l’Autorità della laguna sarà operativa si potranno fare i controlli con il telelaser in Canal Grande e nei rii di maggior traffico, ma anche nelle acque di competenza dello Stato, come il canale delle Navi, il Bacino San Marco, le Fondamente Nuove. Qui per anni i ricorsi dei multati venivano accolti dalla magistratura.
Si parla anche dell’eterno problema del moto ondoso in municipio, il giorno della presentazione del nuovo calendario a Ca’ Farsetti. Lontani i tempi in cui la categoria bloccava la città per protestare contro il traffico, portando a secco le gondole per in Piazzetta San Marco, davanti al municipio e addirittura sopra il ponte di Rialto. Adesso i gondolieri hanno scelto la via del dialogo. Ma chiedono che i controlli si facciano sul serio.
Intanto tra poco il traghetto di San Tomà raddoppia. «Anche il pomeriggio, il sabato e nei giorni festivi», dice il presidente dell’associazione e consigliere delegato del Comune alla valorizzazione della gondola Aldo Reato, «ci saranno sempre due barchette per traghettare i residenti e anche i turisti».
Confermato l’obiettivo di aprire tra breve un nuovo traghetto da parada. Che dovrà ad affiancarsi a quelli già esistenti di Santa Sofia, Rialto Carbon, San Tomà, Dogana, San Samuele. Un tempo erano molti di più, poi progressivamente quelli di San Beneto, San Marcuola, Ferrovia sono stati chiusi. «Ma il traghetto», dice Reato, «è il più grande deterrente alla velocità delle barche a motore. Un mezzo di trasporto ideale in una città delicata come Venezia».
Obiettivo è quello di potenziare il trasporto pubblico a remi. Per questo i gondolieri hanno ordinato due nuove “barchette” da mettere in servizio nei traghetti, che sono attualmente in costruzione nel cantiere di Gianfranco Vianello Crea alla Giudecca.
Infine, il calendario. Iniziativa giunta alla sua terza edizione, con i manifesti e le foto della Regata dei Traghetti, sfida remiera tra gondolieri che si disputa ogni anno il 25 aprile, giorno della Liberazione e festa di San Marco. E la guida ufficiale dei gondolieri, edita da Lineadacqua, dove si trovano curiosità e descrizioni storiche, con le immagini dei migliori fotografi veneziani, percorsi anche percorribili dai portatori di handicap, indicazioni sui locali tipici.
Un ringraziamento alla categoria che «rappresenta Venezia nel mondo» è venuto ieri dagli assessori al Bilancio Michele Zuin e alla Mobilità Renato Boraso, dalla consigliera comunale Francesca Rogliani e dal dirigente della Mobilità del Comune Alberto Chinellato.