Già centomila ticket per entrare a Venezia
Oltre 100 mila le registrazioni sul portale cda.ve.it: il contributo d’accesso, con l’orologio che scandisce il tempo nel countdown fino a giovedì 25 aprile, ha numeri in crescita. E Ca’ Farsetti si aspetta, come ha già sottolineato in più occasioni, che questa crescita si faccia sentire di più sotto data, quando si intercetteranno una volta per tutte i turisti giornalieri. Intanto, dati alla mano, si parla di oltre 23 mila persone che hanno già versato i cinque euro di contributo: per quest’anno infatti, in via sperimentale, si è optato per una cifra unica da versare nei 29 giorni – non consecutivi – in cui sarà in vigore il ticket.
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I dati
Rispetto alle esenzioni, il dato è arrivato a 80 mila: la “ratio” rimane costante, con metà degli esentati che sono turisti pernottanti nelle strutture ricettive del Comune e che quindi già pagano la tassa di soggiorno.
Ca’ Farsetti, tra l’altro, ha anche stretto la mano agli albergatori consentendo a quanti si fanno avanti sulla piattaforma a poter dare direttamente ai loro clienti il Qr Code, facilitando le modalità. Anche in questo caso, la previsione è che la cifra cresca sotto data. Per quanto riguarda gli studenti, invece, si parla di almeno 6 mila Qr code e, tra i residenti in Veneto, la cifra è di 15 mila.
Queste le ultime statistiche che arrivano da Ca’Farsetti, quando si è ormai a quota meno sette giorni. Il “d-day” è giovedì prossimo, in cui si toccheranno con mano le misure spiegate in questi ultimi mesi e protagoniste della campagna informativa “Ma xe vero che”, lanciata dal sindaco Luigi Brugnaro in una conferenza ad hoc di fronte alla stampa estera a Palazzo Grazioli, a Roma.
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La sperimentazione
Proprio il sindaco il 17 aprile mattina, ai microfoni di Radio 105, ha ribadito i punti fermi. «Che Venezia sia una città che viene protetta, lo è da molti anni», ha affermato Brugnaro. «Il turismo è un grande asso, bisogna stare attenti che non diventi una macchina che fagocita la nostra vita quotidiana: la presenza massiccia di persone che in certi momenti rendono invivibile la città rendono faticoso programmare decoro e sicurezza».
In sostanza, ribadendo che per questa sperimentazione di 29 giorni non consecutivi il ticket sarà un costo per le casse di Ca’ Farsetti e non una fonte di guadagno, l’impegno è che, quando si chiuderà la fase di sperimentazione e si capirà come consolidare la misura, quelle somme vengano investite appunto nel miglioramento di decoro e sicurezza. Il primo cittadino non manca di ricordare che la città non sarà chiusa.
«Se ci si dimentica di scaricare il Qr code e pagare i cinque euro, non è che mandiamo una persona indietro: gli stewart saranno pronti a dare una mano, ci saranno anche casse fisiche. La città è di tutti», ricorda Brugnaro. «Chiedo scusa alle persone se, in qualche modo, creeremo piccoli disagi. Se i frutti di questa misura saranno misurabili, si potranno tutelare anche altri centri storici». Intanto, la città si prepara anche a chi protesterà nella giornata di esordio.
Proprio oggi, 18 aprile, verrà presentata una delle iniziative appoggiata dai comitati dai No Nav all’Assemblea Sociale per la Casa, con il consigliere d’opposizione Giovanni Andrea Martini. «Dubbi e proteste sicuramente ci saranno», continua ai microfoni di Radio 105 il sindaco, «è la democrazia. Rispettiamo le critiche, ma l’obiettivo è una città più decorosa».
Come funziona
Il contributo d’accesso per quest’anno sarà sperimentale e non uno strumento per far cassa, quanto un “metro di misura” per gli anni a venire.
L’altro ieri, infatti, gli assessori al Bilancio, Michele Zuin, e al Turismo, Simone Venturini, hanno sottolineato che «potremo perfezionarlo e poi definire il famoso carico della città, non con i fatti ma con le parole».
Nei 29 giorni per poter entrare in città bisognerà prenotarsi e pagare: la spesa di 5 euro a persona è a carico dei turisti giornalieri residenti fuori dal Veneto, mentre sono esenti i visitatori che pernottano in alberghi, affittacamere e B&B. Il contributo, sarà dovuto nella fascia oraria che va dalle 8. 30 alle 16. I residenti e i nati nel Comune di Venezia sono esclusi dal pagamento, i veneti devono solo prenotarsi. —
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