Salva una tartaruga con il guscio spaccato: «È stata un’odissea»
foto da Quotidiani locali
Salva una tartaruga e per sei ore ne diventa “veterinario”. Una piccola odissea quella che è successa domenica 14 aprile a Stefano Mantovan che percorrendo la strada di Canal di Valle di Chioggia, poco lontano dalla pista di go kart, poco dopo mezzogiorno ha visto a lato della strada l’animale ferito.
«Aveva il guscio spaccato e perdeva molto sangue», racconta, «l’ho caricata in auto, sono andato in un vicino ristorante per prestarle i primi soccorsi e ho iniziato a attaccarmi al telefono per capire chi poteva prendersene cura. Lì è iniziata una trafila infinita di scaricabarile».
Le telefonate, una dietro l’altra, non hanno portato nell’immediato a nessun risultato.
«Ho cercato il Wwf e l’associazione che si prende cura degli animali selvatici ma non rispondeva nessuno», racconta Mantovan, «ho chiamato due veterinari privati, ma mi hanno risposto che dovevo cercare, tramite il 118, il veterinario di turno. Ho chiamato il 118, ma di primo acchito mi hanno detto che non era la trafila giusta. Quando ho minacciato di denunciare il Pronto soccorso e anche il sindaco, mi hanno detto che era corretto chiedere a loro il veterinario di turno, ma di passare per il centralino. Così ho fatto, mi hanno indicato il veterinario di turno, ma mi ha detto che non poteva fare nulla, l’avrebbe presa in carico il giorno dopo chiedendomi intanto di occuparmene. Ma io non sono un dottore… Sfinito, ho chiamato i vigili del fuoco che gentilmente mi hanno aiutato e dopo qualche telefonata mi hanno indicato un biologo dell’università di Padova a cui rivolgermi».
Alle 18 Mantovan ha consegnato la tartaruga di terra al biologo che la mattina seguente l’ha portata al Cestha, il Centro sperimentale per la tutela degli habitat di Ravenna, dove se ne stanno prendendo cura.