«Visita prenotata, non me la volevano fare. Così ho dovuto chiamare i carabinieri»
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Va in clinica per fare una visita al cuore (distante quasi un’ora da casa sua) ma la prenotazione non risulta. «Ho chiamato i carabinieri per farmi ascoltare», racconta Luciano Ambrogio Bargiggia, 73 anni, reduce dall’esperienza capitata lunedì che l’ha visto protagonista, per fortuna conclusa con il consulto medico richiesto. Il paziente racconta di aver fissato l’appuntamento telefonando al centro di prenotazione regionale: «Sono malato da tanto tempo e, negli ultimi giorni avverto un formicolio alle mani che si presenta quando sono disteso. Ho chiamato il mio medico di base che ha supposto un problema di circolazione, e così mi ha prescritto, tra le altre visite, anche un ecocardiografia colordoppler».
La prenotazione
Ottenuta l’impegnativa dal proprio medico curante, l’uomo ha chiamato il portale di prenotazione regionale e ottenuto l’appuntamento per il lunedì appena passato presso gli ambulatori Villa Esperia, casa di cura convenzionata di Salice Terme: 55 chilometri di distanza da Torradello (frazione di Battuda) dove Bargiggia abita.
«Ho ricevuto anche il messaggio sul cellulare che confermava la prenotazione e l’orario per il 5 febbraio. Mi sono messo in viaggio e, con tutti i chilometri che ho fatto, sono arrivato in clinica sentendomi dire che la mia visita non risultava prenotata. Sarei dovuto tornare a casa senza fare l’esame: ho lavorato per anni contribuendo con le mie tasse al sostegno del sistema sanitario, la situazione che ho vissuto mi ha fatto sentire preso in giro».
A questo punto, Bargiggia decide di far valere le proprie ragioni: «Agli sportelli non ne volevano sapere e così ho chiesto di parlare con la direttrice sanitaria. Hanno preso ad ascoltarmi solo quando ho alzato la voce e, a quel punto, hanno cominciato a dirmi che la visita si poteva fare anche se a detta della clinica non ero prenotato. Così ho deciso di chiarire la situazione e ho telefonato ai carabinieri, perché mi sono sentito preso in giro. Ho detto che, se non avessi ottenuto la visita, sarei andato avanti per vie legali».
Alla fine, Luciano Bargiggia è tornato a casa con l’esame fatto e parecchio stress accumulato nel frattempo. «Non abbiamo alcun interesse a non visitare i pazienti, noi non mandiamo via nessuno. Lavoriamo per accogliere i malati e non per scacciarli via», replica Adele Andriulo, direttrice sanitaria di Villa Esperia dove il paziente si è recato. «È stato un errore del portale di prenotazione regionale».
«Non mandiamo via nessuno»
Stando a quanto riferito dalla direttrice sanitaria, la visita fissata per martedì non risultava ai computer della clinica: «Ho ricevuto i carabinieri in ufficio per spiegare la situazione – prosegue Andriulo –. Ai sistemi dell’accettazione risultavano altre due visite da fare il 19 e il 22 febbraio. Noi non abbiamo modificato alcuna data di prenotazione, non so cosa abbia causato il disguido. Quel giorno avevamo due cardiologi in servizio, e abbiamo detto al paziente che sarebbe stato visitato tra un assistito e l’altro. La nostra è una zona dove molti pazienti sono anziani, non diciamo a nessuno di andare via senza aver ottenuto la prestazione che serve».