Addio a nonna Elena che leggeva le fiabe ai bambini del Vallone
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Un intero rione in lutto, soprattutto tutte quelle generazioni di bambini che a scuola, ma anche a casa sua, hanno avuto la fortuna di ascoltare le favole lette da lei. A 92 anni è morta Elena Nicomede, conosciuta al Vallone come la “nonna di tutti i bimbi”. E non c’è bambino, dagli anni Settanta in poi, che non abbia ascoltato almeno una volta un racconto, una favola, una fiaba raccontata da questa ex maestra amatissima anche dopo che era andata in pensione.
Di origini piemontesi, a Pavia ci era arrivata negli anni ’70. Qui ha fatto l’insegnante alle scuole elementari Cabral. Fino alla pensione. Ma accanto alla sua attività di insegnante, ha affiancato quella nella parrocchia di Santo Spirito, dove ha insegnato anche catechismo. Una vita fra i bambini e dedicata ai bambini. Maestra entusiasta e all’avanguardia, fu una delle prime a sperimentare il tempo pieno.
Dopo la pensione, non ha mai smesso di dedicarsi ai più piccoli. Con una particolarità, però. La cosa che i bimbi amavano più di lei era quel suo modo unico di raccontare le fiabe. Leggeva, leggeva, leggeva. Raccontava le fiabe a tutti, anche ai bambini più “difficili” o ai ripetenti. A scuola sempre, anche una volta andata in pensione. Ma anche a casa sua. E’ così che l’appartamento si riempiva di bambini, soprattutto al pomeriggio quando a scuola si andava solo di mattina.
Al Vallone, tutti, se la ricordano ancora come «nonna Elena che racconta le fiabe». Comprava i libri, alla libreria Delfino, e li andava a leggere dove poteva nel quartiere. Non c’era famiglia, in questo rione, che non la conoscesse. La sua attività è andata avanti fino alla fine, fino a quando la salute glielo ha permesso.
Ma nonna Elena non si è limitata a questo. Nel quartiere si era messa a disposizione per insegnare l’italiano ai bambini stranieri. La generosità è stato un tratto peculiare del suo carattere. La sua casa era sempre aperta, non solo ai più piccoli. A chi aveva bisogno, nonna Elena non diceva mai di no. Intere generazioni di bambini si sono considerati suoi nipoti “acquisiti”(oltre alla nipote naturale). Ancora una volta, la sua casa si riempiva di bambini: fino anche a dieci bambini nel suo bilocale. Il frigo sempre pieno, quello di nonna Elena. Merendine e favole.
«La sua casa, ma anche il suo portafogli, era sempre aperto: per una vicina indigente, per l’immigrato che stazionava davanti al supermercato e che lei ormai chiamava per nome, per le “nipoti del mondo”, cresciute anche con il suo contributo» ricorda la figlia Monica. Quanti libri ha letto ai bambini in quasi cinquant’anni? «Difficile dirlo. Quando non è più riuscita a trovare loro un posto nella libreria già stipata in più strati, ha iniziato a comprarsi gli e-book per l’e-reader...».
Aveva un’agenda, ricorda ancora la figlia, in cui ha annotato per anni i libri che ha letto: titolo, autore, un breve commento. Per lei l’importante è che fossero avvincenti e che i bambini, in questo modo, si potessero avvicinare alla lettura una volta cresciuti.
Elena Nicomede è stata molto attiva non solo nel mondo dei bambini. Furono tanti i suoi viaggi come volontaria a Lourdes con i malati. Gli ultimi anni, il peggiorare delle sue condizioni di salute, l’avevano costretta a vivere in una casa di riposo. Ma, ancora una volta, sono stati i bambini a regalarle un sorriso. «Ogni volta che sentiva la voce di bimbo, era felice».
I funerali di Elena Nicomede si terranno lunedì 12 febbraio alle 15 nella chiesa di Santo Spirito, dove per tanti anni aveva insegnato catechismo.